Per un uso consapevole degli strumenti digitali.
Come noto, l’attuale emergenza sanitaria ha impresso una decisiva accelerazione all’uso degli strumenti telematici. Le potenzialità del digitale sono ormai note a tutti. Non va peraltro dimenticato che un uso scorretto o non del tutto consapevole degli strumenti telematici può comportare seri rischi per i dati personali dell’utente.
La questione della protezione dei dati, che oggi si pone, anche in relazione all’utilizzo delle piattaforme di videoconferenza (si pensi alla “didattica a distanza”), è complessa e non sempre di immediata percezione.
Può aiutare a capire e può far riflettere, la chiara scheda informativa del Garante per la Protezione dei Dati Personali, datata marzo 2020, sugli Assistenti Digitali, consultabile sul sito dell’Autorità al link che si indica in calce al presente commento.
In tale scheda viene evidenziato, tra l’altro, che l’assistente digitale, quando non utilizzato in modo attivo, è comunque “potenzialmente in grado di “sentire” (tramite il microfono del dispositivo su cui è installato) e anche di “vedere” (tramite la videocamera del dispositivo su cui è installato) tutto quello che diciamo e facciamo. Questi dati possono anche essere memorizzati e inviati a terzi o comunque possono essere conservati non sul dispositivo, ma su server esterni”. Per questo il Garante consiglia di disattivare l’assistente digitale quando non in uso.
Il consiglio mi sembra davvero prezioso, tenuto pure conto dell’uso dei dispositivi da parte dei minori.
Per leggere la scheda del Garante: https://www.garanteprivacy.it